Corrispondenza
Tipologia Livello
Data cronica
- 1907-1948
- Note
- in prevalenza documenti degli anni '20-'30
Tipologia
- Serie
Numerazione
- Numero definitivo
- 2
Contenuto
- La corrispondenza è raccolta in un'unica serie e origina da tutti gli incarichi che Gabetti ha ricoperto tra i primi anni '10 e la seconda metà degli anni '40. In particolare tre sono state le sue principali fonti di impegno: l'università, in quanto docente, prima a Genova e poi a Roma a partire dal 1910; l'Istituto della Enciclopedia italiana, in quanto redattore e in quanto direttore della sezione di germanistica e lingue nordiche, a partire da metà anni '20; l'Istituto italiano di studi germanici, in qualità di direttore, a partire dalla sua fondazione nel 1931.
Non vi è certezza sullo stato di ordinamento originale della corrispondenza: se essa fosse ripartita a monte secondo l'ente di competenza (Università, Enciclopedia italiana, Istituto) oppure se fosse una serie unica con i documenti in ordine alfabetico per corrispondente oppure in ordine cronologico.
Si sottolinea come coesistano in molti casi aspetti professionali e personali i cui confini rimangono però spesso labili in considerazione dello stile spesso confidenziale e colloquiale dei contenuti.
La maggior parte dei corrispondenti presenta un numero esiguo di carte pro capite che consentono però di avere una visione del complesso e variegato mondo afferente agli studi germanici e nordici.
Emerge un grande fermento e un forte desiderio di scambi culturali e accademici tra Italia, Germania e nord Europa. Molte sono le richieste di lettorati e le richieste di aiuto per l'ottenimento di borse di studio, anche da parte di studiosi tedeschi e austriaci di origine ebraica in fuga dalle "leggi razziste". Interessanti sono anche le dinamiche più politiche inerenti l'assegnazione dei ruoli presso università straniere o istituti italiani all'estero, come nel caso della vicenda di Ercole Reggio, che emerge trasversalmente nel carteggio.
Altro spunto notevole è la presenza di molte corrispondenti femminili, in molti casi figure destinate a diventare rilevanti nel mondo culturale e talvolta persino politico, come nel caso della traduttrice Cristina Baseggio e della madre costituente Elisabetta "Elsa" Conci, entrambe studentesse all'epoca.
Come premesso, la maggior parte dei fascicoli contiene un numero esiguo di carte, tuttavia sono presenti alcuni carteggi più copiosi. Molti di essi riguardano persone con cui Gabetti ha rapporti in sin da un'età giovanile, come nel caso di Vincenzo Porri, poi professore di economia politica a Torino, o il francesista Luigi Foscolo Benedetto, detto scherzosamente "Benoit". In entrambi i casi il tono della corrispondenza è molto personale, talvolta goliardico, in grado di gettare una luce sul carattere di Gabetti, la cui vena allegra e ironica emerge di frequente.
Piuttosto rilevante a livello professionale è il carteggio con Arturo Farinelli, professore di Gabetti ai tempi dell'Università di Torino e suo omologo presso la Petrarca-Haus di Colonia, da cui emergono dati interessanti sulla fondazione delle due istituzioni nonché sul complesso rapporto di competizione professionale e accademica tra i due studiosi. Meno avvincente risulta invece il carteggio, non particolarmente fitto nonostante il lungo arco temporale coperto, tra Giuseppe Gabetti e Giovanni Gentile, i cui toni rimangono distaccati e professionali.
A testimonianza degli intensi rapporti con il mondo culturale dell'epoca emergono missive da parte di grandi nomi dell'epoca: Johan Huizinga e Martin Heidegger su tutti, entrambi coinvolti in conferenze presso l'Istituto prima del periodo bellico, il primo il 5 aprile 1934 e il secondo il 2 aprile 1936.
Nonostante la preminenza del ruolo di direttore dell'Istituto italiano di studi germanici, il carteggio racconta anche del percorso accademico di Giuseppe Gabetti. Giovane professore impegnato al fronte durante la prima guerra mondiale, accademico deciso a farsi strada attraverso pubblicazioni fortemente volute, come quella della sua tesi di laurea sul poeta Giovanni Prati per la cui diffusione si adoperò molto.
Rilevanti sono i carteggi con le case editrici, in particolar modo Mondadori e Bompiani, principalmente nella figura di Valentino Bompiani in persona, per cui diresse la sezione di letteratura tedesca del Dizionario letterario Bompiani delle Opere e dei personaggi.
Interessante è anche la rilevazione del suo ruolo nell'Enciclopedia Treccani per la quale scrisse numerose voci e seguì altri studiosi nella stesura, talvolta rocambolesca, come nel caso della germanista Lavinia Mazzucchetti.
La corrispondenza non mostra interruzioni neanche durante il periodo bellico, sebbene la documentazione subisca una contrazione. Come si evince dal carteggio privato con il suocero Gerolamo Fusina, Gabetti si impegnò con forte abnegazione affinché l'Istituto sopravvivesse prima all'occupazione tedesca, poi al governo alleato.
Le ultime carte coincidono con la morte di Gabetti, avvenuta a seguito di una breve malattia nel 1948, e alcune lettere a lui indirizzate si spingono anche vari mesi oltre il decesso, da parte di mittenti ignari della sua dipartita.
Consistenza rilevata
- Quantità
- 690
- Tipologia
- fascicolo/i
Criteri di descrizione
- In molti casi la corrispondenza ha un tono colloquiale e riguarda affari diversi - professionali ma spesso intrecciati alla vita privata- sicuramente noti ai corrispondenti e per questo non esplicitati. In questi casi non abbiamo scritto nulla nel campo "Contenuto".
Criteri di ordinamento
- Per motivi di praticità nella consultazione, i fascicoli - in ordine alfabetico per corrispondente - sono raccolti in sottoserie per lettera iniziale del cognome.