La corrispondenza di Paolo Chiarini qui conservata consiste in un piccolo nucleo di lettere e non rappresenta complessivamente una parte rilevante dell'intero archivio. Piuttosto sembra rappresentare il frutto parziale di un'attività che doveva essere molto più ricca e rilevante per lo studioso e accademico italiano.
La parte più intensa della corrispondenza si concentra negli anni '50, '70 e '80 con rarissime incursioni negli anni Duemila.
Scorrendo l'elenco dei corrispondenti, poco più di un centinaio tra persone ed enti, emergono i nomi dei maggiori germanisti italiani dell'epoca. I carteggi più consistenti sono quelli con i germanisti Vincenzo Errante (diciannove lettere dal 2 settembre 1947 al 7 dicembre 1949), Franco Lo Re (diciannove lettere dal 21 ottobre 1970 al 10 agosto 1981), Ferruccio Masini (dieci lettere dal 21 ottobre 1970 al 12 agosto 1976) e Lavinia Mazzucchetti (nove lettere dal 2 febbraio 1958 al 17 marzo 1964).
Si segnala anche il carteggio con Heinrich Schnitzler, regista teatrale e figlio di Arthur, consistente in sei lettere dal 12 giugno 1956 al 15 marzo 1964.
Il contenuto della corrispondenza è in generale di natura accademica, con qualche carteggio più propriamente personale.